ISSN 2037-6677

DPCE online 2010-3

Regno Unito. Il Parlamento approva il Constitutional Reform and Governance Act 2010 di Francesco Saitto

Con il Constitutional Reform and Governance Act 2010, entrato in vigore l’8 aprile, il Parlamento inglese ha introdotto una serie di importanti norme su una pluralità di materie tra cui il pubblico impiego (parte I), la ratifica dei trattati (parte II), lo status economico e fiscale dei parlamentari, in particolare andando a modificare il Parliamentary Standards Act 2009 e l’European Parliament (Pay and Pensions) Act 1979 (parti III e IV), ed emendando il Government Resources and Accounts Act 2000 e il Government of Wales Act 2006 (parte V). La riforma incide anche su altri ambiti: dispone l’abbassamento da trenta a venti anni del periodo temporale massimo durante il quale si può opporre il segreto di Stato (parte VI) e, infine, alla parte VII, contiene disposizioni eterogenee tra cui la modifica della parte III dell’Act of Settlement, ma anche nuove modalità pratiche e regole procedurali in materia di conteggio di voti (art. 48). In particolare, in materia di pubblico impiego, si prevede l’istituzione di una Commissione che ha compiti connessi con la selezione delle persone da nominare (art. 2 e art. 10 ss.) e l’impegno, per il ministro del pubblico impiego, di emanare un codice di condotta (art. 5 ss.). Nello specifico, per quanto concerne i nuovi criteri

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volti a guidare le procedure di selezione dei pubblici dipendenti, si introduce, come criterio per la scelta, il merito, da valutare sulla base di una «open competion». Gli art. 11 ss. dispongono, poi, nel dettaglio, che la Commissione deve pubblicare con un certo anticipo i criteri che verranno seguiti nelle valutazioni (art. 11 e 12) e le regole per eventuali ricorsi (art. 13). In merito al procedimento di ratifica dei trattati internazionali, la legge prevede, agli art. 20 ss., un iter piuttosto articolato che dovrebbe sfociare in un silenzioassenso, sia pur con alcune eccezioni (art. 22 e 23). Un trattato, infatti, non può essere considerato ratificato a meno che un Ministro non lo abbia presentato al Parlamento, non sia stato pubblicato in un modo tale da essere conoscibile e, infine, non sia passato un tempo determinato (di ventuno giorni di seduta decorrenti dal giorno successivo la presentazione del Ministro) senza che il Parlamento abbia deciso di non ratificarlo. L’art. 25 dispone, infine, che per “trattato” debba intendere un accordo scritto tra due o più Stati che sia vincolante secondo il diritto internazionale, ma da questa definizione sono escluse «regulation, rule, measure, decision or similar instrument» adottate in esecuzione del trattato stesso. Se la sola House of Lords ha espresso voto negativo, un trattato può comunque essere ratificato nel caso in cui ricorrano due condizioni: i) il Ministro abbia dichiarato davanti al Parlamento che il trattato debba comunque essere ratificato; ii) sia passato un periodo di ventuno giorni, decorrenti dalla presentazione da parte del Governo della mozione per cui il trattato debba comunque essere ratificato, e in questo tempo la Camera dei comuni non si è opposta alla ratifica. In questa procedura di silenzio-assenso, dunque, un vero e proprio potere di veto lo ha solo la Camera dei comuni, mentre la Camera dei lords può solo costringere il Governo ad un onere procedimentale: presentare la suddetta mozione. La parte VI, poi, regola la disciplina del segreto di Stato su documenti pubblici ed emenda il Public Records Act 1958 e il Freedom of Information Act 2000 stabilendo che i documenti debbano comunque essere trasferiti al Public Record Office. L’art. 48, infine, pone nuovi criteri in materia di conteggio dei voti delle elezioni politiche, peraltro anche di quelle che si sono recentemente tenute, modificando il

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People Act 1983 e stabilendo che il suddetto conteggio deve essere iniziato entro quattro ore dalla chiusura dei seggi. Il Constitutional Reform and Governance Act 2010 è il risultato di un lento processo di riforma, iniziato il 7 luglio 2007 con la presentazione del Governance of Britain Green Paper e fortemente voluto dal premier Gordon Brown, durante il quale si sono susseguiti, peraltro, diversi passaggi parlamentari che ne hanno resa difficoltosa l’approvazione, avvenuta, al contrario, negli ultimi tempi, con passaggi molto veloci per evitare che la fine della legislatura vanificasse tutto il lavoro svolto fino a quel momento.

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dispone l'abbassamento da trenta a venti anni del periodo temporale massimo. durante il quale si può ... _Il_Parlamento_approva_il_Constitutional_Reform_and_Governance_Act_2010.pdf. 2010-3-Saitto-Regno_Unito._Il_Parlamento_approva_il_Constitutional_Reform_and_Governance_Act_2010.pdf. Open. Extract.

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