Mercoledì 9 febbraio 2011

Rinnovi e stipendi a rischio per 450 ricercatori per il vuoto legislativo che si è venuto a creare

Stop ai contratti di ricerca Mancano i nuovi decreti attuativi, l’amministrazione congela i bandi di FRANCESCO RENDE I CONTRATTI di ricerca ed i relativi rinnovi sono stati sospesi, sino a quando non ci saranno dei decreti attuativi che spieghino in maniera chiara in che modo dovranno essere riformulati e quale sarà il nuovo trattamento economico e giuridico. In parole povere, ci sono 450 assegni di ricerca all'Unical la cui posizione adesso è sospesa in attesa di provvedimenti, norme, vuoti legislativi da colmare e che per il momento, essendo in un limbo difficile da sbrogliare in tempi brevi, rischiano di non ricevere il loro stipendio ed i relativi rinnovi contrattuali. E' l'ennesima conseguenza dell'entrata in vigore, dal 29 gennaio scorso, della Legge Gelmini di riforma delle università italiane, con la quale tutti gli atenei incluso quello di Arcavacata devono giorno dopo giorno confrontarsi: il vuoto legislativo in cui stanno però cadendo tutte le amministrazioni universitarie, però, rischia di avere pesanti contraccolpi non solo su un'economia fragile come quella calabrese, ma su un settore in forte difficoltà come quello dei tanti ricercatori precari calabresi. L'allarme era stato lanciato qualche giorno fa dal CPU, il Coordinamento Nazionale del Precari dell'Università, che avevano chiesto chiarezza al Miur proprio sull'abrogazione dell'articolo 1 della Legge 230/05, quella che regolava gli assegni di ricerca: cancellata questa figura, la nuova legge Gelmini propone l'istituzione di alcune figure molto simili (variano la durata, la rinnovabilità ed il trattamento economico di queste figure, tecnicismi ancora al vaglio degli addetti ai lavori) che dovranno essere disciplinate, come gran parte di questa riforma d'altronde, nei nuovi decreti attuativi. Nell'attesa di questi decreti, spiega il CPU, “si è arrivati a sostenere l'impossibilità di procedere ai

Una recente protesta dei ricercatori dell’Unical

rinnovi di assegni e contratti a TD già previsti dai bandi originari e a fermare le procedure di svolgimento dei concorsi e quelle di presa di presa di servizio per i vincitori di assegni di ricerca banditi precedentemente all'en-

Verrà presentato il 16 febbraio nell’aula magna dell’ateneo

Un percorso per non vedenti L'UNICAL, prima in Italia, inaugura il primo percorso per non vedenti, il 16 febbraio. Nell’Aula Magna, verrà presentato, sia alla stampa che alle autorità, locali e regionali, il primo stralcio del percorso per non vedenti e/o ipovedenti che dota l’Ateneo di Arcavacata di un sistema all’avanguardia realizzato grazie all’utilizzo delle tecnologie più avanzate nel settore. Il percorso per non vedenti è il risultato di una sinergia particolarmente felice che l’UniCal ha avviato da tempo con l'Unione italiana Ciechi. Il tracciato iniziale che i non vedenti potranno utilizzare dal 16 febbraio in poi è lungo circa un chilometro e mezzo e si estende dalle pensiline presso le fermate degli autobus, praticamente all’ingresso del Campus, per tutto il ponte carrabile, con accesso ai vari cubi e alle aule in esse presenti, fino al cubo 46/B (in so-

Corsi di dizione per venti studenti PER venti giovani studenti dell'Unical, dallo scorso 28 gennaio, si sono aperte le porte del mondo delle regole della dizione. E', infatti, iniziato la scorsa settimana il seminario di tirocinio di dizione, tenuto dalla professoressa Vera Segreti della cooperativa onlus “Teatro in Note”. Il corso è stato attivato grazie all'impegno dell'Assessorato alla Cultura e Politiche Giovanili della Provincia di Cosenza, guidato da Maria Francesca Corigliano, da sempre impegnata nel sostenere iniziative qualificanti a favore dei giovani. A partecipare alle lezioni sono giovani provenienti dagli iscritti alla Laurea Magistrale in Teoria della Comunicazione e Comunicazione Pubblica, del corso di Laurea in Filosofie e Scienze della Comunicazione e della Conoscenza, insieme agli studenti del terzo anno del corso di laurea interclasse in Comunicazione e Dams. Nonostante il ristretto numero a cui era aperto, il seminario ha riscosso un grande successo tra gli stu-

trata in vigore della legge”. Detto, fatto: tante università, tra cui anche nei giorni scorsi l'Unical, hanno sospeso tutti i rinnovi dei contratti di ricerca, nell'attesa dei nuovi provvedimenti del governo. Tutti coloro i quali

svolgevano attività di ricerca con contratti a tre, sei mesi, o con scadenze più lunghe, sono stati sospesi in attesa della “manna dal cielo”: l'interpretazione dei commi è insicura, e l'amministrazione ha deciso di attendere lasciando nel limbo centinaia di dipendenti a tutti gli effetti dell'Unical. L'ateneo, come quasi tutti gli altri d'altronde in Italia, non fa nuovi contratti prima di conoscere i regolamenti in arrivo dal ministero, con la conseguenza però che in molti resteranno senza stipendio: addirittura, c'è il rischio che si possa arrivare ad un blocco di tutti i contratti banditi prima del 29 gennaio, ma le cui procedure non sono state ancora completamente espletate. Si rischia, insomma, di penalizzare ancora una volta l'anello più debole dell'università, i ricercatori precari, che riempiono le pubblicazioni mondiali e fanno salire nelle graduatorie l'ateneo, ma che sono sempre più invisibili ad una politica miope, che penalizza sempre di più i giovani cervelli calabresi ed italiani.

denti che hanno affollato l'aula F3 di Arcavacata. D’altronde il seminario offre concreti strumenti di approccio al mercato del lavoro per tutti quelli studenti che vogliono fare della comunicazione un mestiere. Soddisfatta si è, anche, detta l'assessore provinciale Corigliano che ha appreso con piacere la notizia dell'alto gradimento ottenuto dal corso che terminerà in marzo. Per coloro che sono formalmente iscritti, il seminario di tirocinio varrà punti credito ma, per tutti, sarà una grande opportunità per apprendere come parlare correttamente, con la giusta pronuncia evitando le inflessioni regionali. Indicazioni, indispensabili per migliorare l'approccio professionale. «Un successo che doverosamente divido con l'assessore provinciale Maria Francesca Corigliano - ha dichiarato la docente Segreti - che ha investito in questo seminario offrendo una possibilità di apprendimento innovativo ai giovani studenti del campus d'Arcavacata».

stanza, fino al Dipartimento di Pianificazione Territoriale); il percorso arriva, inoltre, fino alla Segreteria studenti, l’Aula Magna, il Centro Linguistico, la mensa Martensson, la Biblioteca, la Banca e lo University Club. L’utente, grazie all’ausilio di un cellulare e di un bastone intelligente, viene informato, lungo il percorso, sulla direzione di marcia che sta percorrendo e su eventuali pericoli che si possono trovare. Il bastone ha un’antenna incorporata (con un trasmettitore bluetooth) che rileva/legge i trasponder RFID posti dentro la pavimentazione. Il telefono cellulare, per mezzo di un software ed una base dati contenente informazioni sulla località, restituisce all’utente, attraverso la viva voce informazioni sul percorso.

Noi precari esclusi anche da questa fase di scelte importanti I PRECARI Invisibili della Ricerca - UniCal apprendono con amarezza la notizia della della nomina della commissione che avrà il compito di elaborare lo statuto dell'Università della Calabria, così come determinata da Senato Accademico e Consiglio d'Amministrazione riunitisi la scorsa settimana. L’elaborazione della carta universitaria è un atto politico di cruciale importanza perché stabilisce la distribuzione deipoteri nell’organizzazione dell’Ateneo, regola i rapporti istituzionali tra le sue varie componenti, ma soprattutto, sancisce diritti e doveri per chi ne fa parte. Pertanto la partecipazione, quantopiù diffusapossibile, al processo costituente è precondizione necessaria per la legittimazione e l’accettazione condivisa dei nuovi principi che disciplineranno la vita futura dell’Ateneo. Traendo spunto dalla Legge Gelmini e dal suo tanto sbandierato principio "anti-baronale", gli organi di governo dell'UniCal, nel chiuso delle loro sedute, hanno deciso di affidare costituzione” a 8 professori ordinari (che sono già maggioranza rispetto ai 15 membri della commissione) sacrificando completamente la componente dei ricercatori e docenti precari e, parzialmente, quella dei ricercatori strutturati, ai quali è stato "concesso" un solo membro tra quelli proposti dall’assemblea dei ricercatori. Stessa procedura di “auto-nomina” ha interessato i due rappresentanti degli studenti, con evidenti conseguenze sulla loro legittimazione da parte del popo-

lo studentesco. La inadeguata rappresentatività della Commissione Statuto e l’esclusione dalla stessa Commissione dei ricercatori precari, sono i segnali evidenti dello spirito oligarchico che inaugura la tanto declamata “nuova era” dell’ “Università Pubblica”. Nell’ambito di questo generale deficit di democraticità che ha guidato questa prima fase del processo costituente, ancora una volta, viene ribadita nei fatti la condizione di invisibilità dei docenti e dei ricercatori precari i quali, nonostante abbiano dato prova scientifica di essere all'altezza di qualsiasi compito venga loro affidato, consolidando quotidianamente l’istituzione universitaria nella quale si impegnano, continuano a non avere alcuna possibilità di influire sulle scelte attuali e future dell'Ateneo. I Precari Invisibili della Ricerca-UniCal continueranno, comunque, a dare voce alle istanze del precariato e a lottare per un’università più giusta e libera, fornendo il loro prezioso contributo di esperienza e innovazione in questa importante fase per l'Ateneo, e richiedendo nei prossimi giorni all'intera commissione e ai singoli membri, audizioni e incontri per esprimere valutazioni ed avanzare proposte sui principi del nuovo statuto dato che, il prevalere di tendenze verticistiche generali, inevitabilmente, ripercuoterebbe sulla complessa e problematica “questione precari” rendendone difficile la soluzione. Precari Invisibili della Ricerca-Unical

Intesa fra l’università e i calabresi in Brasile

Accordo Cosenza-Rio NEI giorni scorsi è stato firmato a Rio de Janeiro un protocollo d'intesa tra il Dipartimento di Scienze dell'Educazione dell'Università degli Studi della Calabria e l'Associazione Calabrese di Rio de Janeiro. Il protocollo d'intesa nasce da una iniziativa del prof. Giovambattista Trebisacce, responsabile del progetto di ricerca Scuola ed Educazione tra gli emigrati italiani in Brasile e prevede l'organizzazione di corsi di lingua e cultura italiana rivolti afigli diemigranti italiani e calabresi in Brasile presenti sul territorio di Rio de Janeiro nonché un intenso programma di scambi scientifico-culturali tra il Dipartimento e l'iniziativa educativa dell'associazionismo italiano a Rio. L'esigenza di organizzare questi corsi è nata da una serie di incontri svoltisi a partire dal 2009 nell'ambito del progetto di ricerca diretto dal prof. Trebisacce ai quali han-

no partecipato, nella sede del COMITES (Comitato per gli Italiani all'Estero) presso il Consolato Generale d'Italia di Rio, Francesco R. Perrotta, Presidente del Comites di Rio de Janeiro, Corrado Bosco, Presidente Associazione Calabrese Rio de Janeiro, i rappresentanti dell'ACIB (Associazione Culturale Italo-Brasiliana) Francesco Scorfano presidente e Pietro Polizzo tesoriere, Franco Massaia, Direttore Didattico Consolato d'Italia e la delegazione del Dipartimento di Scienze dell'Educazione composta dallo stesso Giovambattista Trebisacce, da Angela Bentivenga, da Gabriele Petrone e da Rosalba Cannarile. La discussione ha messo in evidenza alcune esigenze assai pregnanti della realtà di Rio de Janeiro, in particolare la forte domanda di “imparare l'italiano” da parte dei nostri emigrati e dei loro discendenti, non solo come recupero delle proprie radici

Previsti corsi di italiano per i figli dei migranti

culturali e identitarie, ma anche come strumento di promozione di nuove opportunità di lavoro e di occupazione ma anche di sviluppo di più intense relazioni economiche, sociali e culturali con l'Italia e la Calabria in particolare. A ciò deve aggiungersi anche il I protagonisti del protocollo fatto che intempi di ristrettezze economiche che ti anche con le autonomie locaratterizzano le politiche cali, in particolare con la Reeconomiche italiane degli ul- gione Calabria (che ha istituitimi anni, anche il Ministero to da tempo la sua Consulta degli Esteri ha tagliato molti sull'Emigrazione), la Prodei finanziamenti previsti vincia di Cosenza ed alcuni appositamente per il mante- suoi Comuni da cui prevalennimento e la diffusione della temente provengono gli emilingua e della cultura italia- grati italiani di Rio De Janeina nel mondo e come questa ro. Il Dipartimento, che ha sopolitica sia, nei fatti, in contraddizione con la costituzio- stenuto già forti costi per la ne dei COMITES e la conces- realizzazione del percorso sione del diritto di voto per il compiuto finora, si è già attiParlamento italiano degli vato presso Regione Calabria e Provincia di Cosenza per italiani all'estero. Da qui la richiesta di inten- trovare le risorse necessarie sificare, nell'ottico del riordi- alla realizzazione dei corsi a no federale dello Stato e di un Rio e per l'implementazione maggiore protagonismo del- del programma di scambi le realtà territoriali, i rappor- concordato.

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