John Baptist Onama Il bambino soldato che ha riscritto il proprio futuro grazie all’educazione.

John Baptist Onama è oggi un libero professionista e lavora come consulente nel campo della mediazione interculturale nonché in quello dello sviluppo umano sostenibile, rivestendo i vesti di docente universitario presso l’Università di Padova e l’Istituto Universitario Salesiano di Venezia. E’ dall’Uganda che arriva il professor Onama, e quello suo è stato un cammino lungo e particolarmente difficile. Egli ha infatti subito durante la sua infanzia una delle esperienze più dolorose che ancora oggi migliaia di bambini sono costretti ad affrontare: l’essere un bambino-soldato. “Quando sono stato arruolato nell’esercito avevo appena compiuto quattordici anni: era il 19801 e mi sono trovato in un contesto di guerra: per salvarmi la vita ho dovuto accettare l’arruolamento e combattere. In una situazione del genere, un bambino di quattordici anni subisce la volontà di chi comanda, non ci sono spazi per ragionare, pensare o trovare una via d’uscita. Si segue quello che succede e in una situazione in cui si massacra il bambino diviene un assassino. Io sono stato fortunato grazie all’intervento di un vescovo, il Mons. Cypriano Kihangire, che è riuscito a farmi rientrare a scuola. E per mia fortuna, questo era rimasto il mio desiderio nascosto: non avevo mai smesso di sognare come un bambino, ero consapevole di essere nel posto sbagliato e quando si è presentata l’occasione, ne ho approfittato. Oggi sono spinto dalla necessità di dar voce a chi in quella tragedia ha perso la vita. Inoltre, mi sento quasi costretto a parlare in nome di chi ancora oggi sta subendo violenze ancora più gravi di quelle che ho vissuto io. 1

CONTESTO STORICO:Nel 1980 in Uganda, Milton Obote riprende il potere in seguito a controverse elezioni presidenziali, dopo che nel 1971 lo aveva perso a causa di un colpo di stato di Iddi Amin Dada, che aveva fatto vivere il suo popolo in un sanguinoso regime di terrore. La seconda amministrazione Obote, però, è stata tanto violenta quanto quella del dittatore Amin con una guerra civile tra il nuovo esercito il UNLA (Uganda National Liberation Army), appoggiato da milizie di mercenari assoldati come forze di sicurezza, e il movimento insurrezionalista NRA (National Resistance Army) creato da Yoweri Kaguta Museveni, con base nella regione di Luwero, a nord di Kampala. Alla guerriglia Obote rispose con uccisioni di massa: durante l’“Operazione Bonanza” nel 1983, fu denunciata l’uccisione di 300.000 persone. Nel gennaio 1985, Obote fu nuovamente destituito dal generale acholi Tito Okello Lutwa dell’UNLA che inizialmente acconsentì a negoziare la pace con il NRA di Museveni. Ma i negoziati durarono poco e nel gennaio 1986 il NRA prese Kampala, mentre le forze dell'UNLA si riorganizzarono in Sudan e nel nord del paese come UPDA (Uganda People's Democratic Army o "Esercito democratico del popolo dell'Uganda"). Nel 1987 venne sconfitto anche l'HSM (Holy Spirit Mobile Force o "Forza mobile dello Spirito Santo") di Alice Auma Lakwenaa "la strega del nord", che si diceva messaggera di Dio e affermava di avere poteri sovrannaturali. Verso la fine del 1987, Joseph Kony, presunto cugino di Alice, che ugualmente si dichiarava dotato di poteri soprannaturali, fondò il proprio movimento attualmente chiamato LRA (Lord's Resistance Army), con l'obiettivo di prendere il potere e governare secondo i dieci comandamenti (introducendo anche alcuni elementi islam). Gli attacchi dell'LRA si diressero anche contro le popolazioni civili, l'esercito ribelle perse perciò rapidamente l'appoggio popolare di cui aveva goduto l'HSM e iniziò ad effettuare arruolamenti forzati e rapire bambini, costringendoli a diventare soldati. Dalle testimonianze di giovani fuggiti dall'LRA si parla di numerose atrocità, stupri, uccisioni e mutilazioni compiute verso i bambini sequestrati e verso i villaggi attaccati.