CUSTODIAMO LA VALSESSERA ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO Pray Biellese
Pray 27-11-2010 Al Direttore di Eco di Biella
Egr. Direttore, spero mi consenta un breve commento alle dichiarazioni rilasciate dall’Assessore Dellarovere a Eco di Biella del 25 novembre scorso. Innanzitutto una doverosa precisazione storica: WWF Italia, la più attempata delle associazioni ambientaliste italiane, ha iniziato la propria attività nel 1966, Legambiente nel 1980. Ovvero negli anni ’50 non era ancora presente una cultura ambientale e per tale ragione chi costruì la diga in Valsessera non dovette affrontare problematiche di questa natura (ridusse comunque le dimensioni dell’invaso rispetto al progetto originario per le preoccupazioni della popolazione su staticità dell’opera ed inondazioni). Occorre anche ricordare che negli anni ’50 il SIC della Valsessera non era stato ancora proposto ed istituito dalla UE, così come non sussisteva, allora, alcun obbligo a svolgere una Valutazione di Impatto Ambientale. Credo che l’Assessore sia nel torto a dipingere gli ambientalisti o la nostra Associazione come dei “signor no”: gli ambientalisti sono stati e sono tra i più strenui sostenitori delle energie rinnovabili, idroelettrico compreso. Fare ricorso alle risorse rinnovabili non esime però dal condurre valutazioni ambientali a carattere strategico, oltre a quelle puntuali. L’acqua è una risorsa, i prelievi devono essere “congrui”, sostenibili e non un “saccheggio” a danno altrui. L’associazione “Custodiamo la Valsessera” ha fortemente richiesto un tavolo di discussione perché ritiene l’iniziativa progettuale del Consorzio di Bonifica della Baraggia condotta in contrasto alla filosofia del Piano di Tutela delle Acque (le Comunità Montane Valsessera e Sesia nel 2004 affidarono al prof. Natale una memoria tecnica che illustrava come le due dighe non fossero la risposta ai problemi posti). Questo piano ha individuato, in primis, un problema ambientale da risolvere: il rispetto del Deflusso Minimo Vitale nel Sesia, stante l’eccesso dei prelievi per uso agricolo a valle di Prato Sesia.. Le soluzioni devono dunque essere ricercate previa stabilizzazione o riduzione di quel consumo idrico, non certo nell’incremento dei consumi o dell’estensione delle risaie, che purtroppo è quanto successo negli ultimi anni. Un invaso più ampio, in un’area SIC da tutelare, che servirà a conferire l’acqua del Sessera in altri bacini imbriferi - Ravasanella ed Ostola - aggraverà peraltro le problematiche relative al DMV sul SESIA.
CUSTODIAMO LA VALSESSERA ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO Pray Biellese A queste conseguenze ambientali si sommano anche quelle economiche: danno irriguo (e idroelettrico) al consorzio Est Sesia (oltre ad altri terzi nel fondovalle del Sessera) e riduzione delle potenzialità per le attività produttive ed industriali in Valsessera. Custodiamo la Valsessera, senza pregiudizi, ha richiesto incontri con i direttori del Consorzio irriguo Est Sesia, Ovest Sesia e dell’UIB di Biella per capire esigenze e problematiche: ha raccolto preoccupazioni ed anche proposte alternative, tra cui quella di poter sopperire al fabbisogno irriguo dell’area facendo ricorso all’opzione-diritto tuttora valida, e non esercitata dai tre consorzi, per un ulteriore prelievo di 25 m3/sec dalla Dora Baltea, anziché far ricorso a costose dighe. Problemi non da poco che vanno affrontati con capacità di ascolto. Ulteriore problema politico amministrativo che dovrebbe essere chiarito è perché si pensa di intervenire sempre e solo nel Biellese con una nuova diga, quando per il servizio irriguo ve ne sono già tre, le uniche del Piemonte. Questo oneroso investimento appare inoltre ingiustificato in rapporto alla più critica situazione nelle altre province piemontesi. Come si può desumere dalla seguente tabella del vigente Piano di Sviluppo Rurale della regione Piemonte la situazione del Sesia per mancato rispetto del DMV è, in giorni, meno severa delle altre località piemontesi.
L’associazione Custodiamo la Valsessera nell’incontro con il Presidente della Provincia di Biella aveva illustrato quanto sia necessario un tavolo di confronto non pregiudiziale, ma ha specificato che è necessario un tavolo per dar voce alla Montagna e all’Ambiente; non certo per rafforzare le ragioni e necessità del mondo agricolo, realtà ben forte e sostenuta - a volte anche strumentalmente - da un interessato Consorzio di bonifica ricco di risorse e mezzi . L’equilibrio tra istanti non può essere raggiunto se la Provincia di Biella sarà rappresentata solo dall’Assessore all’Agricoltura. Nell’intervista rilasciata a eco di Biella Dellarovere non ha fatto cenno - e fatta propria - una sola ragione ambientale o della montagna, illustrando solo attenzioni nei confronti degli agricoltori. Le premesse non sono certo confortanti, così come preoccupante è la scelta dell’assessore all’agricoltura (che dovrà sedere al tavolo di confronto) di disertare l’invito rivoltogli a
CUSTODIAMO LA VALSESSERA ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO Pray Biellese partecipare al convegno sulla Convenzione delle Alpi svoltosi sabato scorso a Biella, incentrato sullo sfruttamento idrico. Custodiamo la Valsessera confida pertanto che il Presidente della Provincia di Biella tenga presente la necessità di armonizzare la propria delegazione al tavolo e correggerne l’approccio che, se non vuol essere pregiudiziale come dichiarato, non può essere condotto con pregiudizi nei confronti di chi è contrario all’opera. Cordialmente Gian Matteo Passuello Custodiamo al Valsessera