TALENT MATCHING – VOCATIONAL MENTORING FOR YOUNG PEOPLE FOR I-VET IN EUROPE’S CREATIVE INDUSTRIES

REPORT Transnational Research Study - Policies, Systems and Needs Analysis

Executive summary Talent Matching Europe (TME) è un programma di partenariato strategico finanziato dall'UE che ha lo scopo di progettare, testare e validare un nuovo programma di formazione e un quadro di competenze per i mentori che sostengono persone svantaggiate (incluse quelle della società multiculturale) nell’occupazione, imprenditorialità e apprendistato nelle imprese culturali e creative (CCI). Il Mentore Professionale è un'occupazione emersa recentemente per sostenere i giovani che non sono occupati, non sono studenti o in formazione professionale (NEET) per facilitarne l’accesso alle opportunità nelle CCI, uno dei settori di maggior successo ed in più rapida crescita in Europa. Il partenariato riunisce organizzazioni che erogano Istruzione e Formazione professionale (VET) con esperienza specialistica su come la creatività e la cultura possono impegnare nuovamente i giovani nell'apprendimento e nelle opportunità di sviluppo della carriera. I partner del progetto sono Collage Arts e Rinova (UK), CEPS (Spagna), MULAB (Italia), ARTeria (Polonia), EASP (ex Repubblica Iugoslava di Macedonia) e Prostor Plus (Croazia). Sei dei sette partner TME hanno lavorato insieme in un precedente programma Leonardo da Vinci, la rete europea di apprendimento culturale (European Cultural Learning Network), guidata da Collage Arts, che ha sviluppato materiali di formazione e di apprendimento accreditati per i "professionisti della formazione culturale" che lavorano in ambienti di apprendimento informale. Questo ha esposto la necessità di integrare maggiormente la formazione culturale con le mutevoli esigenze del mercato del lavoro dell'UE attraverso lo sviluppo professionale della figura del Mentore Professionale nelle CCI. Questo obiettivo si allinea strettamente con gli obblighi politici dell'UE per aggiornare le competenze e i profili dei formatori e degli insegnanti dell'istruzione e della formazione professionale delineati nel comunicato di Bruges del 2010 e con lo sviluppo di una politica coerente dell'Unione europea sulle imprese culturali e creative. Questo studio di ricerca transnazionale: Politiche, Sistemi e Analisi dei Fabbisogni, fornisce una base di informazioni e conoscenze per sostenere lo sviluppo del profilo professionale del Mentore, delle norme di competenza e della guida per l'apprendimento modulare. Lo studio combina i "rapporti nazionali" prodotti dai partner del Regno Unito, della Spagna, dell'Italia, della Polonia, della Macedonia e della Croazia.









Risultati chiave Ruolo del mentore professionale In tutti e sei i paesi esiste un comune accordo sul fatto che il ruolo del Mentore Professionale ha il potenziale per essere una figura chiave nel sostenere i giovani nell'occupazione e nelle carriere nelle CCI. Il programma inglese Talent Match ha conosciuto un grande interesse come un modello applicabile ed adattabile ai diversi contesti nazionali. Tuttavia, attualmente, il ruolo del Mentore Professionale nelle CCI non è un ruolo definito o riconosciuto in nessuno dei paesi partner. Non esiste alcuna consistenza nel contesto di questo ruolo con il risultato che non c’è alcuna nomenclatura comunemente accettata. Le sue competenze chiave sono comprese e praticate in una vasta gamma di contesti diversi. Tutti i partner hanno commentato la mancanza di qualifiche e formazione adeguatamente focalizzate. Il Report riunisce un'ampia gamma di opinioni da parte di diversi stakeholder sulle competenze, le conoscenze e le esperienze adeguate per un Mentore Professionale e che forniscono una base per lo sviluppo di un profilo professionale e di competenze. In un primo gruppo troviamo molti professionisti che lavorano con i giovani nel ruolo di consulenti per la carriera e orientatori, di mentori oppure educatori e sono in realtà generalisti. Essi esprimono frequentemente la mancanza di una piena comprensione delle imprese culturali e creative e, a meno di non avere un'esperienza diretta in un campo creativo, ritengono di essere contestati nel fornire consigli e orientamenti adeguati. Questo gruppo di professionisti avrebbe beneficiato di un supporto specialistico di formazione e di materiale didattico. Poi un secondo gruppo di professionisti creativi con conoscenze e competenze specifiche in forme artistiche e che operano nel ruolo di mentori, formatori o tutor nei contesti di apprendimento informale o all'interno di istituzioni creative e istituti di istruzione e formazione professionale. Questo gruppo si vede spesso nel suo ruolo di sostegno allo sviluppo e all'apprendimento umano e creativo e potrebbe trarre vantaggio dal sostegno alla formazione nelle competenze per impegnarsi con i datori di lavoro e per aiutare i giovani a trovare una occupazione. Contesto creativo e culturale I risultati hanno rivelato che non esiste una definizione coerente delle imprese culturali e creative nei paesi partner. La definizione delle CCI come un settore industriale coerente è stata solo recentemente stabilita nel Regno Unito (nel 2001) e simili modelli non sono ancora profondamente radicati in altri paesi europei. La diversità dei sotto-settori all'interno delle CCI ha anche reso difficile trovare una definizione e una comprensione comune del ruolo del Mentore. A causa della complessità e del carattere distintivo delle CCI, i rapporti nazionali sottolineano l'importanza di sviluppare mentori e consulenti che hanno una comprensione specializzata del settore. Alcuni intervistati credono che sia necessaria una lunga esperienza nelle CCI. Tuttavia, è stato ritenuto irrealistico che un solo ruolo di mentore possa comprendere l'intera gamma dei sotto-settori delle CCI. Il Report raccoglie i dati di ciascun paese e fornisce elementi ed evidenze della crescita e dell'importanza economica delle CCI con una dettagliata ripartizione delle opportunità nei diversi sotto-settori. Esso mostra che le caratteristiche innovative e imprenditoriali dell'economia creativa sono state riconosciute a livello politico in tutti i paesi europei, la ricerca dell'Italia dimostra ad esempio che l'investimento nella creatività delle imprese porta ad un aumento del fatturato. In









Macedonia, il progetto TME si svolge in un contesto di profonde riforme del sistema VET e di una strategia per le CCI guidata dal Ministero della Cultura che intende integrare e adattare le pratiche comunitarie come preparazione all'adesione all'UE. Tuttavia, la maggior parte dei paesi nota che la politica per le CCI non è tradotta in una pratica efficace, manca una mappatura del mercato e un'offerta specializzata nel settore del CCI e che i vecchi paradigmi restano ostinatamente al loro posto. Nel Regno Unito, le CCI si trovano ad affrontare le incerte conseguenze sulla decisione del referendum di lasciare l'UE, compreso il suo potenziale impatto sulla collaborazione transnazionale e sulla mobilità degli artisti e dei posti di lavoro. I problemi legati all'imprenditorialità sono stati spesso considerati la più grande area di deficit, considerando l'elevata percentuale di lavoro autonomo e di lavoro indipendente nelle CCI. È stato ampiamente accettato che la formazione per i Mentori professionali dovrebbe includere elementi specifici relativi alle competenze imprenditoriali rilevanti per la natura delle carriere e delle imprese avviate nei settori creativo e culturale. Nelle aree metropolitane di Roma, Londra e Barcellona esiste un'infrastruttura di sostegno per lo start-up delle imprese e per l'imprenditoria, ma poco come accreditamento formale per queste competenze nel settore dell’Istruzione e della Formazione Professionale. Le relazioni provenienti dalla Polonia, dalla Croazia e dalla Macedonia indicano ostacoli sistemici per la formazione imprenditoriale in questi paesi. CCI Le esigenze dei datori di lavoro e l'ingresso nel mercato del lavoro per i giovani Questo Report fornisce approfondimenti dettagliati sul mercato del lavoro dei giovani a livello nazionale e regionale. Esso mostra un modello coerente di alta disoccupazione giovanile nei sei paesi. In Macedonia il tasso di disoccupazione dei giovani (di età compresa tra 15 e 24 anni) è del 55,3%, pari al doppio degli adulti. In Spagna, la disoccupazione giovanile (dai 20 ai 24 anni) è al 44%. I rapporti nazionali specificano alcune delle risposte politiche a questa situazione, incluso il programma di lavoro nel Regno Unito che rappresenta il contesto di politica pubblica contro il quale viene messo a confronto il modello alternativo "Journey of Change" di Talent Match e l'operazione e l'impatto di Garanzia Giovani in Spagna e in Italia. I rapporti nazionali dimostrano che molti datori di lavoro in tutti i settori industriali sono positivamente disposti all'impiego di creativi giovani, riconoscendone i vantaggi in termini di innovazione e competitività. Poiché la crescita delle occupazioni creative è prevista per continuare, ci sarà una forte domanda per i lavoratori creativi che hanno la capacità di trasferire le proprie competenze in nuovi contesti. Tuttavia, i rapporti nazionali evidenziano anche una serie di barriere che affrontano i giovani al di fuori dell'istruzione e dell'occupazione che cercano di entrare nelle CCI. Le vie formali nel settore favoriscono i laureati con elevati livelli di istruzione, l'esperienza è spesso preziosa per conoscenze e competenze, e la rete informale e il passaparola rimangono la chiave per ottenere l'ingresso e lo sviluppo di una carriera. Rimangono diseguaglianze di genere, in particolare per le donne in alcuni settori tecnici. I datori di lavoro delle CCI suggeriscono che i tirocini possono essere un'opzione effettiva di reclutamento per superare queste barriere e livellare il campo. I rapporti identificano la necessità di superare le percezioni che alcuni dei sotto-settori artistici tradizionali delle CCI quali l'artigianato, l'arte e il teatro spesso non sono considerati come carriere praticabili e dimostrano che la creatività e la pratica artistica, la crescita di nuovi media digitali, il gaming, la collaborazione e le risorse web offrono le opportunità che giocano a favore dei punti di forza dei giovani. Ciononostante, c'è un tema ricorrente che la erogazione di VET (Istruzione e Formazione Professionale) è lungi dall'essere rilevante e adattata alla fluidità, al dinamismo e alla complessità









della nuova economia delle CCI. Anche nell'area di Barcellona, dove crescono i nuovi sub-settori legati alle tecnologie reali e digitali, le organizzazioni formali VET non coprono efficacemente le esigenze. Come contro bilanciamento a questo quadro generale, la relazione include studi di casi in ogni paese di organizzazioni e programmi che sono considerati come modelli emergenti di buone pratiche. Qualifiche e norme professionali per il mentore professionale In tutti e sei i Paesi il ruolo del Mentore Professionale nelle CCI non è riconosciuto all'interno dei sistemi di classificazione delle occupazioni standard. Le occupazioni formali per orientatori e consulenti per le carriere generalisti che operano nel settore pubblico, nell'istruzione e nel settore privato forniscono un quadro per tale ruolo nella maggior parte dei paesi. Tuttavia nei paesi dell'Europa orientale questi sistemi sono spesso visti con diffidenza dai giovani. Ogni paese propone diversi modi per adattare il ruolo al suo contesto nazionale e regionale. Questo rappresenta una sfida all'integrazione di un profilo professionale per il Mentore all'interno dei sistemi VET. Vi è stato ampio accordo sulla necessità di formazione e riconoscimento del ruolo del Mentore Professionale specializzato nelle CCI. I partner non sono stati in grado di individuare le opportune qualifiche esistenti per un mentore professionale o un simile ruolo di "talent matching" che supporta i giovani nelle carriere dei CCI. In generale, per svolgere il ruolo di "talent matcher", un professionista che lavora con i giovani è probabile che abbia una laurea ad esempio in Spagna come "Educador Social" (un educatore giovanile) o in Pedagogia o Psicologia. In Italia c'è un'associazione di mentoring informale. Il Regno Unito ha sviluppato qualifiche professionali specifiche per le CCI e programmi come Arts Award, ma nessuno che integra specificamente il mentoring VET con il supporto all'occupazione e all'impresa. Conclusioni di sintesi Lo studio ha confermato la necessità in tutti i paesi partecipanti ad un ulteriore sviluppo professionale del ruolo specialista del Mentore professionale per integrare in modo più efficace e flessibile la formazione professionale e l’Istruzione (VET) per i giovani con i bisogni in rapida evoluzione delle CCI emergenti. I risultati dello studio evidenziano che i fornitori di VET specializzati nelle CCI operano in un ambiente fluido e frammentato di politiche e pratiche. Ogni rapporto nazionale fornisce indicazioni dettagliate e la descrizione di come i paesi e le regioni si adattano in modi diversi alla nascita relativamente recente del nuovo ambiente del mercato del lavoro e delle opportunità di crescita rappresentate dalle CCI. Le consultazioni hanno rivelato in tutti i paesi che si riconosce la necessità di cambiare l'allineamento dell'Istruzione e della Formazione Professionale a questo nuovo ambiente del mercato del lavoro. La formazione e il riconoscimento del ruolo del Mentore professionale nelle CCI sono considerate come un modello positivo e applicabile per sostenere i giovani a sviluppare le carriere nelle CCI. Le lacune che sono esposte in questi rapporti presentano sfide reali, ma possono anche essere considerate come un paesaggio di opportunità. Per approfittare di questa opportunità, il Report fornisce un'analisi approfondita delle prospettive di una vasta gamma di soggetti interessati nelle competenze, nelle conoscenze e nelle esperienze richieste per il ruolo del Mentor Professionale, e che forniscono una solida base per lo sviluppo di un Profilo Occupazionale, uno Standard di competenze e un programma di apprendimento nelle fasi successive del progetto Talent Matching Europe.







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