Relational Design Practices

di relazioni

dialogico e misura

fluido

come unità lo spazio

aperto nello spazio

in parti

di quattro

di tempo

di parti

da visualizzare

e attraversare

Abstract

È la realtà. È il carattere complesso della realtà nel suo continuo divenire. È l’atteggiamento che “non coincide né con l’arrendersi al labirinto della realtà né con il suo illusorio misconoscimento. È l’atteggiamento di chi accetta la sfida posta dal labirinto a ogni generazione”. È rintracciare un filo d’Arianna, pochi efficaci fecondi “fili di verità”, nella complessità del reale per vincere il labirinto. Si conosce la realtà nei termini in cui si è in grado di agire in essa, condizionandola, trasformandola. In modo relazionale. È un processo logico di un rapporto dialettico, innanzitutto. A più livelli. Tra distinti gradi di profondità. È il passaggio di una trasformazione. Di nuovo, in avanti, a più livelli, tra distinti gradi di profondità. Ogni processo si dà entro un piano di spazi di relazioni interrelati. Il tempo è lo spazio del tempo. Il processo è il prodotto. Il prodotto del progettare è già processo, poiché è in esso che s’iscrive e si configura ed è nei processi d’interazione, una volta configurato, che si realizza.

n–o–u–s è, in questo senso, in primo luogo, il prodotto di una trasformazione in atto, che continua, che si fa spazio. Una “n” al posto di una “v” per ribaltare l’alterità ordinaria che considera la progettazione secondo parti separate, più spesso isolate, dove ogni parte si fa chiusa, finita, assoluta. La “n” si pone in modo deliberato per affermare il carattere inclusivo dello spazio, che coinvolge, che avvolge, un “noi” mutevole e mobile che si configura e riconfigura costantemente. È una totalità fluida. È cultura del fare-progettuale. È un tratto di relazione. È disciplina. È professione. È giocare con lo spazio della progettazione nella vita quotidiana con la serietà del gioco. È giocare con i numeri. Con le distanze. Con le misure. È lo spazio di un processo articolato. Intrinseco ed estrinseco, di parti, campi, competenze, capacità, strumenti, oggetti progettati e da progettare. È una struttura concettuale. È lo spazio di pratiche di progettazione. Progettazione grafica, certamente, ma progettazione prima di tutto. È pensare e agire nella dimensione sociale della realtà in maniera relazionale. La realtà concreta è relazionale.

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Spazio di relazioni Campo Elemento (o nodo) Intervallo Relazione Interdipendenza Interconnessione Connessione Riflessione



––– –

Processo Piano Piano intermedio Proprietà

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Riflessione Trasferimento Traduzione Configurazione



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Ricordarsi che una giornata è un’unità di superficie: è la storia superficie un bracciante È la di unche processo può arare in una giornata. di trasformazione in atto che si fa spazio. Georges Perec, Specie di spazi, Bollati Boringhieri, Torino, 1989

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È l’atteggiamento deliberato di uno spazio che coinvolge e avvolge, di un “noi” mobile e mutevole.

Antefatto

Ambiti

Spazi e Pratiche di progettazione

Il 2005, circa. Lorella Pierdicca (Jesi, 1975), Robert Rebotti (Bergantino, 1975) e un riconoscimento, immediato e sulla distanza. Nel punto in cui le parole si traducono e configurano dialetticamente in immagini e le immagini in un sistema in movimento in grado di comunicare. La scrittura visiva e il portato esemplare di Gastone Novelli a fare da primo termine di relazione. Un incontro. Il pretesto. Poi altri mille, circa. Dal 2005 in avanti, attorno a una riflessione costante su complessità, conoscenza, comprensione, processi di comunicazione, significazione, metodologia progettuale, pratiche di progettazione, cassette degli attrezzi e applicazioni, molti sono stati i progetti collaborativi sviluppati e molti i piani intersecati nel progettare modi di essere delle relazioni progettando configurazioni, tra transdisciplinarità, professione, linguaggi visivi, ambienti mixed-media, didattica, apprendimento e formazione. Per lo più sulla distanza dello spazio e del tempo, un discorso prolifico, leggero, coerente, rigoroso e teso, forte ed esteso nello spazio del tempo. Nel tempo lo spazio si è via via ridotto e nel 2014 si è fatto unico e multiplo.

Eventi Festival Editoria Teatro Scuola No-profit Musica Arte Turismo Apparel Ecodesign

Atelier Comunicazione visiva Progettazione grafica Direzione creativa e artistica Metaprogettazione Concept development Sistemi d’identità visiva Brand design Grafica editoriale Illustrazione Tipografia Packaging di prodotto Contenuti editoriali Allestimenti

Per dire. Da qui. Per nuove disposizioni, altre configurazioni e nuovi dispiegamenti.

Insegnamento-Apprendimento Formazione Corsi Laboratori Conferenze e incontri Scritture

Mixed-Media (M-W) Diy Installazioni site specific Esposizioni Serigrafia

Ricerca Nel nostro lavoro quotidiano sulla progettazione, sulla progettazione grafica e sui processi della progettazione, vi è una serie di linee di ricerca che, in modo particolare, intendiamo approfondire, in collaborazione con associazioni, cooperative, operatori sociali e sanitari, amministrazioni pubbliche ed enti interessati, nell’ottica di precisare oggetti grafici in grado di sapersi tradurre in oggetti di mediazione nei e per i processi di comunicazione e nei e per i rapporti di interazione, con lo scopo di estendere l’autonomia delle persone negli spazi di relazioni che le coinvolgono. Il carattere inclusivo degli spazi di relazioni si misura sulla qualità e sull’estensione dell’autonomia delle persone che li vivono e li attraversano, ogni giorno. Al contempo, ogni giorno, la qualità e l’estensione dell’autonomia delle persone si misura sulla capacità degli spazi di relazioni nel garantire, in ogni dimensione contestuale, il massimo grado d’inclusione. Alcune linee di ricerca: – progettazione grafica e afasia – progettazione grafica, autismo, AHF e sindrome di Asperger – progettazione grafica, cecità e ipovisione – progettazione grafica e cecità da disattenzione

Ricordarsi che una giornata è un’unità di superficie: è la superficie che un bracciante può arare in una giornata. Georges Perec, Specie di spazi, Bollati Boringhieri, Torino, 1989

vvv.n–o–u–s.it nous@n–o–u–s.it via Emilia 40 1/2 40056 loc. Crespellano Valsamoggia (BO) Italy

Lorella Pierdicca moi@n–o–u–s.it m +39 347 9353151 Robert Rebotti toi@n–o–u–s.it m +39 347 2390183

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