ISTITUTO COMPRENSIVO "CARD. AGOSTINO CASAROLI" Castel San Giovanni - PC Prezi presentato a Bologna in data 13 / 01 / 2017 disponibile al link: http://prezi.com/-z7u6d73lqbc/?utm_campaign=share&utm_medium=copy INFORMAZIONI GENERALI Il progetto KA219 che ci vede come istituto coordinatore si chiama LAB 4 S.P.A.C.E. (Special People Activating Creative Energy). È stato recentemente approvato per un periodo di 28 mesi (termine Dicembre 2018) e interessa soprattutto gli allievi e gli insegnanti delle due scuole primarie del nostro istituto comprensivo. Il progetto è nato per far fronte alla necessità – sentita dagli educatori delle quattro scuole coinvolte in Italia, Spagna, Slovenia e Lettonia – di fermarsi a riflettere su quanto avviene nei rispettivi istituti e concentrarsi sullo scambio di buone pratiche educative per promuovere più attività di tipo inclusivo, nei confronti sia di studenti con disabilità, sia di studenti stranieri o con bisogni speciali. Il progetto, appena iniziato, prevede certamente l'utilizzo di nuove tecnologie per la comunicazione, ma anche e soprattutto lo sviluppo di abilità di tipo pratico, per le quali l'interazione tra gli alunni – tra di loro, nella loro scuola, e durante visite di scambio – rappresenta un imperdibile valore aggiunto, oltre che un modo per promuovere l'uso della lingua straniera (inglese) in contesti reali e per valorizzare le piccole eccellenze tra gli studenti. Il progetto si ripromette quindi di - registrare la consapevolezza di allievi e insegnanti sull'argomento inclusione (tramite un questionario e altre attività condivise) - monitorare e dare valore alle attività già in essere nei quattro contesti scolastici coinvolti identificandone e promuovendone la valenza inclusiva (tramite riflessioni e condivisione tra gli insegnanti coinvolti e formazione specifica sulla produzione di materiali adatti) - ampliare la conoscenza dei sistemi e delle pratiche educative nei vari paesi coinvolti, in modo da sviluppare strategie alternative per affrontare le tematiche relative all'inclusione e ai bisogni speciali - valorizzare le attività incentrate sul lavoro tra pari nelle classi coinvolte - offrire ad alcuni alunni delle classi IV e V la possibilità di mettersi in gioco e di portare nelle scuole partner esempi di attività svolte per proporle ai nuovi amici stranieri. Il progetto darà la possibilità a tre diversi gruppi di alunni di sperimentare la visita di scambio in un paese partner. Tra Ottobre e Novembre 2017 inoltre tutti gli alunni italiani delle classi coinvolte avranno la possibilità di incontrare gli alunni stranieri che saranno in visita presso il nostro istituto. Al termine del progetto tutto il materiale prodotto sarà messo a disposizione degli insegnanti dei quattro istituti, e reso disponibile sulla piattaforma online della comunità eTwinning, se possibile tramite la creazione di un apposito Tool Kit. DA DOVE SIAMO PARTITI Il nostro istituto ha una lunga tradizione di partecipazione a progetti transnazionali (dal 1997) e sicuramente la continuità delle esperienze e i contatti passati ci hanno aiutato nella stesura del progetto, nel reperimento dei partner e nella compilazione dell'e-form.
In particolare la stesura del Piano di Sviluppo Europeo dell'Istituto per un precedente progetto KA1 ci ha aiutato a riflettere su quali fossero i punti di forza e di debolezza della nostra scuola, sui quali costruire i progetti futuri. Più in particolare abbiamo notato che - le esperienze pregresse hanno aiutato sempre più insegnanti a lasciarsi coinvolgere e a superare il senso di inadeguatezza (soprattutto linguistica) che li tratteneva dal mettersi in gioco (= apertura al cambiamento e disponibilità a mettersi in gioco) - le mobilità sia di insegnanti che di alunni hanno sempre rappresentato un grande punto di forza della nostra progettazione, per cui non siamo stati disposti a derogare su questo: gli alunni per noi devono condividere l'esperienza della mobilità (= mobilità come valore base) - più i temi scelti sono trasversali e mirano a costruire competenze, più è semplice coinvolgere un maggior numero di colleghi e trovare punti in comune con i partner stranieri, nonostante le diversità di curricola, orari scolastici, tradizioni, ecc. Inoltre la scelta di temi cross-curricolari, come nel nostro caso l'inclusione, garantisce un impatto più ampio e soprattutto più a lungo termine (= temi trasversali, costruzione di competenze, impatto) IN CONCRETO Per costruire un progetto solido è necessario che ci sia condivisione all'interno del team di progettazione. Non può essere il lavoro di una sola persona o di una sola scuola del partenariato. Ed è importante che la dirigenza e lo staff amministrativo siano a conoscenza di ciò che l'approvazione di un progetto europeo comporta. È importante aver presente quali sono i punti di forza e di debolezza dell'istituto, per garantire l'effettivo scambio di buone pratiche. Queste informazioni possono e devono essere desunte dalla stesura del Piano di Sviluppo Europeo, dal RAV, da quanto inserito nel PTOF ed esplicitate nell'eform. Nel nostro caso abbiamo evidenziato la necessità di lavorare sull'inclusione (BES, stranieri, H) dato che più del 30% della nostra utenza è di origine straniera (su un totale di 1500 alunni divisi in sei plessi su due comuni) e il numero di alunni BES è in continuo aumento. Abbiamo anche puntato sulla familiarità dei docenti della primaria a lavorare in modalità cooperativa e sulla tradizione delle letture animate, che caratterizzano il lavoro di molte classi e ben si prestano ad attività inclusive. I partner sono stati scelti a seguito di progetti eTwinning già condivisi o dopo lunghe consultazioni della corrispondente piattaforma 'cerca partner'. Prima di contattare e/o confermare l'interesse ad aderire al nostro progetto abbiamo cercato di esplorare i siti web o i profili eTwinning delle potenziali scuole partner, utilizzando anche come criteri la complementarietà di punti di forza e debolezza, il contributo al tema del progetto e la rapidità di risposta nella comunicazione quotidiana. Per tutti e quattro i partner attuali quindi il tema trasversale dell'inclusione è risultato prioritario, con particolare riferimento a - attività laboratoriali - attività di peer tutoring e peer teaching - formazione dedicata - mobilità di insegnanti e alunni DOVE SIAMO ADESSO Al momento attuale, dopo tre mesi di lavoro, abbiamo svolto due incontri di progetto (uno in Italia e uno in Slovenia) e stiamo preparando la prima mobilità con gli alunni, che si svolgerà in Spagna nel mese di marzo. È stato aperto il TwinSpace eTwinning del progetto e proprio in questi giorni stiamo raccogliendo dati tra i partecipanti tramite un questionario creato appositamente per evidenziare il livello di 'consapevolezza' inclusiva di ognuno. Sono state svolte attività di formazione sia durante gli incontri di progetto con i partner stranieri (valorizzando le competenze di ogni scuola) sia all'interno del nostro istituto (per sostenere altri tipi di competenze del personale, ad esempio di tipo linguistico o di costruzione materiale), e si sta svolgeno la prima parte del 'Logo Contest' dedicata agli allievi. Il logo ufficiale del progetto verrà deciso dagli alunni partecipanti alla prima mobilità dedicata.
RIASSUMENDO I punti di forza del nostro progetto sono riassumibili come segue: - Coinvolgimento a cascata di sempre più insegnanti e condivisione del lavoro e dei risultati con entità esterne (società sportive, autorità locali, famiglie) - Riscoperta della abilità di base (saper fare con le mani, sapere aiutare in concreto, trovare il buono in tutto e tutti) - Trasversalità assoluta e transnazionale del tema 'inclusione' - Operatività della formazione offerta, dedicata a chi si impegna attivamente nelle attività del progetto ma anche allargata a tutto il corpo docenti, con partecipazione molto buona Le criticità maggiori evidenziate fino ad ora sono le seguenti: - Difficile inizio dell'anno scolastico 2016/17, con docenti nominati in ritardo e molte sostituzioni in corso d'opera, con conseguente difficoltà a coprire i docenti in mobilità - Budget dei partner non coordinato, che ha fatto slittare alcune date concordate con conseguenti disagi - Diffidenza di alcuni colleghi non partecipanti, che non colgono appieno la portata di un progetto europeo - Difficoltà a trovare effettivi spazi (fisici, ma non solo) di disseminazione dal lavoro svolto. Per saperne di più: Istituto Comprensivo 'Card. Agostino Casaroli' Maria Angela Ceruti (insegnante referente progettazione europea):
[email protected] Matteo Tosca (insegnante di contatto progetto LAB 4 S.P.A.C.E):
[email protected]