ONE WEEK COURSE FOR MATHS TEACHERS WORCESTER (UK) : SATURDAY 01 OCTOBER – SUNDAY 09 OCTOBER 2016
KNOWLEDGE EXISTS TO BE SHARED Il primo ottobre sono partita per Worcester per un corso mirato allo scambio di buone pratiche tra insegnanti di matematica di differenti paesi europei, alla ricerca di nuove idee per la didattica della matematica e con l’opportunità di fare osservazione nella scuola inglese. Il corso è stato tenuto da DON NEWTON, attualmente docente di didattica alla Birmingham University, e devo dire che sono davvero soddisfatta della mia scelta. Ho avuto la possibilità di confrontarmi con colleghi olandesi, francesi, spagnoli, portoghesi e ungheresi e di sperimentare attività davvero stimolanti.
Le lezioni sono sempre state pratiche, con materiali originali e spesso creati dal docente. “Date ai ragazzi materiale di prima qualità e vi restituiranno qualità” è ciò che il prof. Newton ci ha ripetuto più di una volta. Le lezioni avevano uno schema ben preciso: presentazione dell’attività (senza svelare il vero e proprio obiettivo che si voleva raggiungere), lavoro di gruppo, osservazione e conclusioni finali. Il discente doveva essere coinvolto con tutta la persona in ciò che veniva proposto (muovendosi proprio fisicamente, lavorando in piedi, seduto per terra…), secondo diverse modalità: il gioco, la scoperta, la gara… L’obiettivo principale era quello di indurre la scoperta di un concetto o di un metodo, in contrapposizione al frequente modo di fare lezione in matematica, vale a dire fornendo algoritmi e dimostrazioni che spesso appaiono astratti agli occhi dei più.
Esempi di attività: i puzzle sui rapporti percentuale
Donouts da costruire logicamente, mattoncini per la somma di frazioni e spille sull’ordinamento
La parte centrale della settimana si è svolta in parte presso diverse High school statali, dove abbiamo assistito alle lezioni e partecipato a seminari, e in parte presso l’Università di Birmingham, dove abbiamo frequentato insieme ai neo laureati in matematica che si stavano formando per diventare docenti. Ci siamo divertiti mentre assistevamo a lezioni come quella sulle percentuali affrontata in modo non consueto: il docente ci ha fatto vedere come, con un semplice succo di mela diluito in tre proporzioni diverse e bendando uno studente che doveva ordinare i tre bicchieri secondo la loro concentrazione, sia possibile suscitare curiosità e partecipazione da parte degli allievi.
Succo di mela diluito etteratura inglese
Caramelle colorate
La cosa che mi ha colpita maggiormente però è stata la visita a due scuole statali di Birmingham, una delle quali è stata valutata tra le prime dieci migliori scuole statali d’ Inghilterra: la outstanding “HOLYHEAD SCHOOL” . Vorrei spiegare il significato dell’aggettivo “outstanding”: le ispezioni nel Regno Unito sono di routine e per due settimane la scuola interessata viene radiografata sotto ogni aspetto: amministrativo, didattico e come risultati degli studenti. Finita la procedura viene attribuita una valutazione secondo un aggettivo che può variare tra: bad, good, very good and oustanding. La “Holyhead in dieci anni è passata dalla valutazione “bad” a quella di “out standing”
Per legge, gli ispettori valutano e stendono il loro rapporto su: - la qualità dell’istruzione impartita nelle scuole; - il grado in cui essa soddisfa i bisogni diversi degli studenti della scuola; - gli standard educativi raggiunti dalla scuola; - la qualità della leadership e del management della scuola; - lo sviluppo spirituale, morale, sociale e culturale degli studenti della scuola; - il contributo della scuola al benessere degli studenti e alla promozione della “coesione sociale”. le scuole sono avvertite dell’ispezione con un preavviso molto breve, non più di 2-5 giorni. www.ofsted.gov.uk
Ecco quindi come si presenta la “HOLYHEAD” ora: una bellissima e grandissima scuola (ampliata ogni anno con i finanziamenti ottenuti per il migliorato livello) in cui il grande numero di studenti provenienti da famiglie di diverse nazionalità vive serenamente il tempo scuola.
Nelle aule sono presenti risorse di ogni tipo (le aule sono dell’insegnante e non della classe), i docenti sono molto giovani e quelli con più esperienza sono generalmente i coordinatori di dipartimento senza ormai più ore di lezione effettive ma magari di affiancamento ai neoassunti. Aula di matematica
Aula di musica
Strumenti di ogni tipo, mixer e sala montaggio video
Laboratorio di cucina
Aula di letteratura inglese
Aula di Drama
In questa scuola mi sono confrontata con docenti di matematica sulla didattica e sulla valutazione e ho assistito anche a qualche lezione.
Sala insegnanti
Anche la lavagna è diversa ed è costituita da un grande armadio con al centro una LIM od uno schermo per il proiettore. Il docente scrive sulle ante ed avendo molto spazio a disposizione cancella poco e può tornare a passaggi o concetti precedenti. Sulla prima anta, all’inizio della lezione, scrive gli argomenti che affronteranno durante l’ora passata insieme e cosa gli studenti impareranno di nuovo, secondo una sequenza stabilita a livello nazionale.
Dentro l’armadio tutti i libri e i quaderni degli allievi che a scuola portano solo uno zaino leggero con un quadernino per i pochi esercizi da fare a casa. Libri, quaderni e penne sono forniti dalla scuola. Tirando le somme, oltre ad osservare dal vivo il funzionamento di una scuola inglese e imparato nuovi e più stimolanti metodi per insegnare la mia adorata materia, ho incontrato persone di ogni età, nazionalità e religioni diverse che mi hanno arricchita non solo professionalmente e che mi hanno fatto veramente sentire cittadina d’Europa.
….ma non è finita qui!! Al mio ritorno ho avuto più di un’occasione per mettere in pratica ciò che ho imparato in UK. Alcuni esempi:
Treasure hunt in 5A insieme agli studenti russi dello scambio con San Pietroburgo. Risolvendo problemi appesi alle pareti e convertendo i numeri in lettere i ragazzi hanno ottenuto la frase che da il titolo a questo documento e che secondo me è la chiave di tutta questa mia esperienza:
KNOWLEDGE EXISTS TO BE SHARED
Treasure hunt in 3A insieme agli studenti russi dello scambio con San Pietroburgo
Cooperative learning in 1A sulle equazioni fratte
Ogni studente deve risolvere una equazione e non sa quale sia il risultato corretto ma conosce solo la somma dei quattro risultati segnata al centro della scheda. Quindi si sforza di agire correttamente per sé e per gli altri e se il totale non dovesse tornare è stimolato il lavoro di gruppo. Per adesso è tutto ma ho tante idee per il futuro e tanto materiale digitale da condividere. Prof.ssa ORIELLA SOGGIA