Aspetti giuridici della questione orso in Trentino Avv. Mario Giuliano

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Sommario

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La mia motivazione personale Pericolosità dell'orso, la versione ufficiale. Dalle rassicurazioni alla richiesta di autorizzazione dello spray e di contingentamento del numero degli orsi, passando per cartelli e campanellini Prime crepe nella versione ufficiale: c'è pericolo. La previsione dell'evento e il dolo eventuale La disinformazione tranquillizzante, la denigrazione delle vittime, i trattamenti sanitari frettolosi e la politica risarcitoria

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Una forma larvata di esproprio

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Un'ordinanza contingibile e urgente “urgentemente ineseguibile”

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Stato di necessità e legittima difesa

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Perché lo spray

La mia motivazione personale ●

Quella gita del 30 giugno 2013 sul sentiero Bertotti

Mamma (anni 76): Ma non è che incontriamo l'orso? Io: Ma no, non c'è a Est dell'Adige Il giorno dopo...

Passaggi/avvistamenti dell'orso in Valsugana orientale

Pericolosità dell'orso: la versione ufficiale In poco più di un mese la PAT è passata dalle rassicurazioni più smaccate alla richiesta di autorizzazione dello spray e di contingentamento del numero degli orsi, passando per cartelli e campanellini Nell'ordine: aggressione a Zadra, fedeli alla linea, è un falso attacco, però data la preoccupazione si presentano in pompa magna i cartelli di avviso Poi la Waterloo del caso Molinari: lesioni gravi. La risposta, come al solito inadeguata e appiattita sui desiderata degli animalisti è: bastano i campanelli

Pericolosità dell'orso: la versione ufficiale I campanelli non erano mai stati menzionati prima dalla PAT, ma la loro efficacia viene subito smontata dai proff. Corti e Mocchi e da Zunino, sulla scorta di autorevoli ricerche scientifiche canadesi e norvegesi Nel giro di pochi giorni nuova piroetta della PAT: richiesta di legalizzazione dello spray e di contingentamento del numero degli orsi, sia in via amministrativa che in via “legislativa”, attraverso una mozione del Consiglio Provinciale

Prime crepe nella versione ufficiale: “Il progetto Life Ursus è fuori controllo” Alla trasmissione Trentino in diretta del 25 giugno 2015 l'assessore Dallapiccola, riguardo al suggerimento di fingersi morti dice: “Ma sono amenità di ogni ordine e grado che, esattamente come gli esperti, scaturiscono dalle crepe dei muri, nel senso che poi alla fine ce l'abbiamo dentro di noi il comportamento”. E alla conferenza informativa di Baselga del Bondone del 6 luglio 2015 lo stesso assessore aggiunge: “Non sono in grado di garantire la sicurezza di nessuno”.

Groff però tiene duro: “Era tutto previsto, anche gli incidenti” Strano che lo dica uno che è laureato in giurisprudenza, visto che la previsione dell'evento e l'accettazione del rischio costituiscono dolo eventuale. Quindi se muore qualcuno è omicidio volontario. Immutato il sito internet della PAT sull'orso che ancora oggi afferma che l'orso non ha mai comportamenti predatori nei confronti dell'uomo. Il che è sbagliato e ha come conseguenza che vengono dati consigli incompleti.

“Ci sono due tipi principali di attacchi d'orso, difensivi e predatori, e diversi modi di rispondere a ciascun tipo. Fare il morto è la migliore scommessa per minimizzare il danno durante gli attacchi difensivi ma devi essere in grado di distinguere un attacco difensivo da uno predatorio. Opporre violenza usando ogni arma disponibile è essenziale in un attacco predatorio.”

L'infame denigrazione delle vittime: “Molinari si era approfondato per oltre 3 chilometri rispetto all'abitato di Cadine e in zona assolutamente isolata”

Trattamenti sanitari frettolosi e sbagliati: piaggeria nei confronti della versione ufficiale o ordini di scuderia? Sia nel caso di Maturi che nel caso di Zadra il trattamento sanitario è stato frettoloso e inadeguato e ha dato luogo a complicazioni. Maturi ha rischiato addirittura l'amputazione di una gamba. E' possibile che a distanza di 13 anni dalla reintroduzione dell'orso l'APSS non abbia

ancora un protocollo sanitario per le ferite da orso? E' possibile: non ce l'ha. E i feriti vengono dimessi in fretta e furia dopo medicazioni frettolose, non è chiaro se per piaggeria nei confronti della versione ufficiale o per ordini di scuderia. La medicazione di Zadra è durata 5 minuti, e quando ha suppurato è stato chiaro che non era stata pulita adeguatamente. Maturi è stato accolto in Pronto Soccorso con la frase “Ah, lei è quello che ha molestato l'orso”. Se si vuole commentare si può dire che non c'è nulla di peggio dei servi di un regime dispotico.

La politica risarcitoria: prima firmi la liberatoria, poi forse ti paghiamo. Quanto vogliamo noi però Art. 10 Domanda di indennizzo 1. Il beneficiario denuncia il danno al Servizio competente in materia di fauna nell’immediatezza del fatto o comunque appena possibile, per consentire le verifiche del caso, pena l’esclusione dall’indennizzo. 2 La domanda di indennizzo può essere presentata nel termine di 30 giorni dall’evento corredata dalla seguente documentazione: a) dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà attestante le circostanze del sinistro, la data, la ora e la dinamica dello stesso; b) fatture per spese mediche o trattamenti sanitari; c) cartelle cliniche o certificato medico attestante le lesioni subite, d) in caso di lesioni mortali, certificato di morte e certificazione della qualità di erede o avente causa del deceduto; e) dichiarazione di rinuncia all’azione civile e di risarcimento danni nei confronti della pubblica amministrazione nonché dei dipendenti della medesima.

La politica risarcitoria: massimale di 260.000 Euro quando quello minimo della RC auto è 5 milioni Art.11 Entità dell’indennizzo 1. L’indennizzo è corrisposto: a) in caso di lesione all’integrità fisica della persona che comporti invalidità permanente, con un ammontare massimo di euro 260.000,00 in base alle percentuali previste dalle tabelle Inail; b) in caso di morte nella misura di euro 260.000,00.

“Il bosco è il regno dell'orso, l'uomo lì è un ospite e ci entra a suo rischio” In questi mesi si sono sentite affermazioni di questo genere, anche da parte di esponenti istituzionali. Scrive in proposito il prof. Marcello Bonazza: “Con Daniza l'orso è tornato a pieno titolo animale totemico incarnando la nostalgia di sacro di una folta tribù pagana dei nostri tempi. L'innocente (un tempo) passeggiata nel bosco alla ricerca di funghi diventa superamento del confine del sacro, dove il totem regna con i suoi cuccioli”. Al di là degli aspetti antropologico-sacrali, quello su cui si trascura di riflettere, però, è il fatto che molta parte della montagna non è demaniale, ma privata. Per cui l'introduzione di questa ingombrante presenza si configura come una forma larvata di esproprio. Non indennizzato.

Ordinanze contingibili e urgenti. Poteri del Presidente della Provincia Statuto di Autonomia TAA DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 31 agosto 1972, n. 670: Approvazione del testo unico delle leggi costituzionali concernenti lo statuto speciale per il Trentino-Alto Adige. Art. 52. - Il Presidente della Provincia ha la rappresentanza della Provincia.

Adotta i provvedimenti contingibili ed urgenti in materia di sicurezza e di igiene pubblica nell'interesse delle popolazioni di due o più comuni. [...]

Ordinanze contingibili e urgenti. Poteri del Sindaco Testo Unico degli Enti Locali Art. 54 Attribuzioni del sindaco nelle funzioni di competenza statale. [...] 4. Il sindaco, quale ufficiale del Governo, adotta, con atto motivato e nel rispetto dei principi generali dell'ordinamento, provvedimenti contingibili e urgenti al fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità pubblica e la sicurezza urbana. I provvedimenti di cui al presente comma sono tempestivamente comunicati al prefetto anche ai fini della predisposizione degli strumenti ritenuti necessari alla loro attuazione.

Il contenzioso sulle ordinanze contingibili e urgenti. Perso dal Ministero N. 03007/2013REG.PROV.COLL. N. 03362/2012 REG.RIC. R E PU B B LI CAITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta) ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 3362 del 2012, proposto da Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, in persona del ministro pro tempore, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura generale dello Stato, domiciliata in Roma, via dei Portoghesi, 12 contro Provincia di Trento, in persona del presidente pro tempore rappresentata e difesa dagli avvocati Fabio Lorenzoni, Viviana Biasetti e Nicolo' Pedrazzoli, con domicilio eletto presso Fabio Lorenzoni in Roma, via del Viminale, 43 per la riforma della sentenza del tribunale regionale di giustizia amministrativa n. 70 del 2012 [...] “ciò che fonda e legittima l’esercizio del potere di emanazione di ordinanze contingibili è il dato oggettivo e fattuale, consistente nell’attualità di un pericolo grave ed imminente, senza che vi incida il carattere – per così dire – incolpevole dei fatti e delle circostanze che hanno determinato e aggravato tale stato di pericolo.”

Un'ordinanza contingibile e urgente che è urgentemente ineseguibile e di fatto ineseguita

E' configurabile la legittima difesa in caso di aggressione da parte di un animale? Si Legittima difesa da animali "Il requisito dell'offesa ingiusta previsto dall'art. 52 c.p. per l'applicazione dell'esimente si considera integrato non solo da un'azione umana responsabile, ma anche da un danno arrecato da un animale”, (nella specie, la Corte ha annullato senza rinvio un verdetto che aveva condannato un uomo per l'uccisione di una volpe. Per i giudici di legittimità il fatto non costituiva reato perché l'imputato era stato costretto a sparare per difendere i suoi beni e ed i suoi familiari) Cassazione penale, sez. III, 23/04/2009, n. 25526.

Perché lo spray? Perché è efficace e meno pericoloso delle armi da fuoco Management and Conservation Note

Efficacy of Bear Deterrent Spray in Alaska

TOM S. SMITH,1 Wildlife Sciences Program, Faculty of Plant and Wildlife Sciences, BrighamYoung University, 451 WIDB, Provo, UT 84602, USA STEPHEN HERRERO, Environmental Science Program, Faculty of Environmental Design, University of Calgary, Calgary, AB T2N 1N4, Canada TERRY D. DEBRUY N, United States National Park Service, Alaska Support Office, 240 W 5th Avenue, Anchorage, AK 99501, USA JAMES M. WILDER, Minerals Management Service, 3801 Centerpoint Drive, Suite 500, Anchorage, AK 99503-5823, USA ABSTRACT We present a comprehensive look at a sample of bear spray incidents that occurred in Alaska, USA, from 1985 to 2006. We analyzed 83 bear spray incidents involving brown bears (Ursus arctos; 61 cases, 74%), black bears (Ursus americanus; 20 cases, 24%), and polar bears (Ursus maritimus; 2 cases, 2%). Of the 72 cases where persons sprayed bears to defend themselves, 50 (69%) involved brown bears, 20 (28%) black bears, and 2 (3%) polar bears. Red pepper spray stopped bears’ undesirable behavior 92% of the time when used on brown bears, 90%for black bears, and 100%for polar bears. Of all persons carrying sprays, 98%were uninjured by bears in close-range encounters. All bearinflicted injuries (n¼3) associated with defensive spraying involved brown bears and were relatively minor (i.e., no hospitalization required). In 7% (5 of 71) of bear spray incidents, wind was reported to have interfered with spray accuracy, although it reached the bear in all cases. In 14% (10 of 71) of bear spray incidents, users reported the spray having had negative side effects upon themselves, ranging from minor irritation (11%, 8 of 71) to near incapacitation (3%, 2 of 71). Bear spray represents an effective alternative to lethal force and should be considered as an option for personal safety for those recreating and working in bear country. (JOURNAL OF WILDLIFE MANAGEMENT 72(3):640–645; 2008)