07/03/2008

La programmazione degli apparati per le comunicazioni digitali D-STAR - rev 1.0 -

di IZ3MEG - Andrea Furlanis

ARI Verona – 29 Febbraio 2008

I passi da seguire per programmare un canale nell'apparato radio. Inserire il passo di canalizzazione (larghezza canale). Inserire la frequenza di ricezione. Inserire il passo di duplice. Non inserire il CTCSS, ma il DTCS. Inserire il proprio nominativo. (MY:) Inserire il 1° ripetitore. (RPT1:) I Inserire i il 2° ripetitore. i tit (RPT2:) (RPT2 ) Inserire il destinatario della chiamata. (UR:) Effettuare la chiamata. (PTT)

ARI Verona 29.02.2008

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Le differenze tra la comunicazione analogica e quella digitale. (AM-FMN.... e DV) Da sapere per non commettere errori grossolani.

Assenza dello squelch. (silenziatore) Assenza del tono sub-audio per i ponti. Presenza delle codifiche digitali DTCS Tempi di risposta più lenti causa l'invio di dati sul gateway. Visualizzazione delle chiamante su display. Chiamata generale o selettiva col nominativo. M Maggiore i sensibilità, ibilità maggiore i selettivita, l tti it maggior i reiezione i i all rumore.

ARI Verona 29.02.2008

Inserimento del passo di canalizzazione z

Selezionare la banda premendo MAIN BAND. BAND

z

Premere il tasto di II° funzione F . (per attivare la “function guide”)

z

Premere TS. (Tuning Step)

z

Ruotare il cursore MAIN BAND fino a visualizzare 12,5kHz o più.

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Perché è sconsigliato usare il passo di canalizzazionea 6,25kHz? Se consideriamo l'occupazione del canale DV con I suoi 4800 bps, la canalizzazione “potrebbe” potrebbe funzionare anche con passi di 6,25kHz. 6 25kHz Ma poiché ci troveremmo ai lati del canale di 6,25kHz a -3dB, che non sono ancora sufficienti per garantire una corretta guardia, andremmo quindi a disturbare sia chi usa il canale a 6,25kHz sopra sia chi usa il 6,25 sotto. Inoltre, non esistendo attiva in Italia, come passo di canalizzazione, la spaziatura a 6,25kHz, di fatto occuperemmo i 2 canali a 12,5Khz adiacenti che diventerebbero inusabili soprattutto da chi opera con apparati di vecchia concezione che non hanno una selettività così elevata. Quindi, in pratica, occuperemmo “de facto” 25kHz, cioè due canali adiacenti, anziché 6,25kHz come da nostra intenzione. Meglio quindi andare avanti, per ora, con i classici 12,5kHz che sono il male minore, almeno finché il passo di canalizzazione e tecnologie non lo permetteranno. ARI Verona 29.02.2008

Inserimento della frequenza di ricezione.

Azionare il VFO della banda desiderata premendo V/MHz.SCAN verranno visualizzate le decine di MHz. Ruotare il cursore MAIN BAND e impostare le decine di Mhz volute. Premere il cursore MAIN BAND e impostare i Mhz voluti. Premere novamente MAIN BAND e impostare i khz voluti.

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Inserimento del passo di duplice (Shift) o scostamento tra RX e TX Selezionare la banda principale con il pulsante MAIN BAND. Premere il tasto di II° funzione F

. (per attivare la “function guide”)

Premere il tasto MENU. Ruotare il cursore MAIN BAND fino a selezionare DUP/TONE e premere nuovamente il tasto MAIN BAND per selezionarlo. Selezionare ora la voce OFFSET FREQ e premere il tasto MAIN BAND per selezionarla Ruotare il cursore MAIN BAND fino a selezionare il valore del passo di duplice voluto. (differenza fra frequenze RX ± TX). Premere due volte il tasto BACK per uscire.

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Non è possibile inserire il CTCSS ma, invece, il DCTS.

Quando ll'apparato apparato è in modo DV non è possibile inserire il CTCSS (Continuous Tone-Coded Squelch System) ma solo il DTCS (Digital Tone-Coded Squelch) per questi motivi principali: Convertitore AD ottimizzato per voce. Elevata occupazione di banda. Scarsa fedeltà di riproduzione del segnale. I DTCS sono 104 codifiche numeriche che funzionano al posto delle 50 frequenze q dei toni subaudio incompatibili p col sistema DV. Hanno in più del subaudio la polarità (+ o -) che può essere invertita sia in TX che in RX. Il sistema DTCS può quindi funzionare anche al contrario, per isolare anziché connettere.

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La sintassi dei nominativi. Lunghezza massima della stringa è di 8 caratteri alfanumerici e i simboli / (slash) e spazio. spazio La stringa deve partire dal primo carattere di sinistra ed essere riempita procedendo normalmente verso destra, senza lasciare spazi fino alla fine del nominativo. Se l'indicativo è quello di un ripetitore, nell'ultimo carattere, l'ottavo, può essere inserita la lettera relativa alla banda in uso seguendo questo schema:

A = 1,2GHz

-

B = 430MHz

-

C = 144MHz

-

G = Gateway

Le lettere dei nominativi devono essere lettere maiuscole. Il nominativo di stazione (MY:) non deve contenere altri caratteri che lettere e numeri, la barra presente alla nona posizione separa l'identificativo da un eventuale descrizione aggiuntiva.

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L'inserimento del proprio nominativo (MY:)

E' necessario per farsi trovare sugli altri ponti interconnessi. E' necessario per la visualizzazione su www.dstarusers.org. E' necessario per le funzionalità di blacklisting degli apparati. E' necessario per la funzione di chiamata selettiva. (non trattata qui) E' correttezza comunicare il proprio nominativo nel QSO. Ci sono a disposizione 6 memorie per preprogrammarli. Posso inserire ad esempio: p IZ3MEG/2820 IZ3MEG/MOB2 IZ3MEG/TEST

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L'inserimento del primo ripetitore (RPT1:)

E' meglio preprogrammare i ripetitori nelle apposite memorie, ce ne sono 60 disponibili, disponibili per averli pronti all all'uso uso. Il campo RPT1: dovrà contenere il nome del ripetirore a cui accederemo direttamente con il nostro apparato per effettuare il collegamento, seguito dalla lettera della banda su cui andrà usato (A, B o C) nell'ottava posizione, oppure dalla lettera G (gateway) ma solo nel caso in cui vogliamo instradare la chiamata ad altro ripetitore e quello a cui siamo collegati sia un gateway quindi per Verona: IR3UQ _ _ B - chiamate locali ( “_” sta ad indicare lo spazio) z IR3UQ _ _ G - chiamate su altri ripetitori. Il campo può essere lasciato vuoto nel caso di collegamento in diretta. z

Nel campo RPT1: la lettera relativa alla banda (A, B o C ma non, quando serve, la G) può essere omessa in quanto, ovviamente, il sistema conosce su che banda stiamo operando. ARI Verona 29.02.2008

Inserimento secondo ripetitore (RPT2)

Il campo RPT2: dovrà contenere il nome del ripetirore che fa da gateway e che instraderà la chiamata, oppure quello da cui vogliamo uscire, ovviamente seguito dalla lettera della banda su cui verrà fatta la chiamata (A, B o C) nell'ottava posizione, oppure dalla lettera G se usato come gateway. Quindi per effettuare una chiamata: IR3UEF _ B - per chiamate con uscita locale dal ponte di Padova IR3UQ _ _ G - per chiamate in altra zona (IR3UQ è il gateway) Il campo RPT2: non può essere lasciato vuoto, se non viene usato dovrà contenere la dicitura prefissata in memoria: NOT USE USE* Nel campo RPT2: la lettera relativa alla banda (A, B o C ma non, quando serve, la G) può essere omessa quando, il ripetitore indicato abbia una sola banda (Verona ad esempio, ha solo i 430MHz).

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Inserimento nominativo del chiamato (UR:)

Il campo UR: dovrà contenere un dato atto ad identificare il o i destinatari della chiamata che stiamo effettuando. Può contenere il nominativo del radioamatore che stiamo chiamando, per esempio IW3HXO ma non IW3ATU perché è sbagliato, (IZ3ATU) quindi la chiamata non arriverà a destinazione. Può contenere “CQCQCQ” che è una stringa prefissata che permette di fare una chiamata generale, non è chiaramente specificato, ma sembra che se ci troviamo con RPT2: come gateway, la chiamata venga g instradata a livello mondiale! Per cui... okkio! E' meglio g usare: La “/” inserita davanti al nominativo di un ponte (ad esempio /IR3UQ) ci permette di fare un CQ (chiamata generale) dal ponte specificato.

ARI Verona 29.02.2008

Chiamata (PTT) Alla pressione del tasto PTT, contrariamente a quanto accade nei normali apparati, viene inviata immediatamente una serie di informazioni di protocollo tra cui: Il Nominativo con la sua estensione (MY:) [esempio: IZ3MEG/2820] Il Ponte (RPT1:) [esempio: IR3UQ B] Il Ponte (RPT2:) [esempio: IR3UQ G] Il Chiamato (UR:) [esempio: /IR3UEFB] DV Message (messaggio di testo) [esempio: Andrea ARI Verona] Se attivo, dati DPRS

Se il PTT non viene premuto per almeno 2/3 secondi il TX non riesce ad inviare la stringa completa, il ripetitore NON risponderà quindi con il classico BIP, ma si vedrà solo il segnale della portante sullo S-Meter. Il BIP stà a significare “dati ricevuti correttamente” Evitare di dire “si” o “no” ma cercare di mantenere attivo il trasmettitore per almeno i 2 o 3 secondi necessari. ARI Verona 29.02.2008

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Richiesta di documentazione. Chi fosse interessato alla copia di questa presentazione mi comunichi per e-mail il suo indirizzo di posta elettronica ed io invierò la documentazione richiesta. Il mio indirizzo è:

[email protected] Ringrazio quanti hanno collaborato per la realizzazione di questa presentazione. Ringrazio tutti I presenti per la cortese attenzione prestata. ARI Verona 29.02.2008

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Presentazione D-STAR DEF-IZ3MEG - 2.pdf

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