Stefano ACIERNO
Elezioni CUN2015
Cari Colleghi, con questa breve lettera vi sottopongo la mia candidatura a rappresentante dei ricercatori dell’area 9 al Consiglio Universitario Nazionale (CUN). In questi anni, lavorando nelle commissioni e nel consiglio di amministrazione del mio Ateneo ed interagendo all’interno del movimento dei ricercatori della Rete29Aprile con tanti colleghi, ho cercato di svolgere un ruolo propositivo per la realizzazione di una università pubblica, libera ed aperta. Il rinnovo del CUN, in un contesto di seria difficoltà dell’università italiana, mi offre l’opportunità di mettere al servizio della nostra comunità esperienze, capacità, competenze ed idee maturate nel corso di questi anni. Il CUN è l’organo di rappresentanza del sistema universitario e ad esso competono funzioni consultive e propositive, nei confronti del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, relativamente: obiettivi della programmazione universitaria, criteri di ripartizione del Fondo per il Finanziamento Ordinario delle università, ordinamento degli studi universitari, regolamenti didattici degli atenei e settori scientifico-disciplinari. Al CUN compete la definizione dei criteri identificanti il carattere scientifico delle pubblicazioni, la verifica periodica dell’adeguatezza e della congruità dei criteri e dei parametri per la valutazione dei candidati ai fini dell’attribuzione dell’abilitazione scientifica nazionale, il parere sulle proposte chiamate dirette formulate dagli atenei, sulle tabelle di corrispondenza tra le posizioni accademiche italiane ed estere, e sui passaggi da un settore ad un altro. Il CUN può, inoltre, essere sentito su ogni altra materia che il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ritenga di sottoporre al suo parere. In questa breve nota mi limiterò ad illustrarvi il mio punto di vista su alcuni temi di particolare importanza ed attualità e sulla base dei quali, spinto da tanti colleghi, ho deciso di candidarmi per questo mandato. Nei quattro anni che hanno seguito l’approvazione della Legge 240/2010, la riorganizzazione del sistema universitario è ancora in una fase transitoria. In questi anni il CUN ha svolto un lavoro importante, sia per mole sia per qualità, segnalando al Ministero problemi e proponendo azioni migliorative. Tuttavia, spesso la voce del CUN è rimasta inascoltata. Nei prossimi anni il CUN dovrà farsi promotore di proposte per il rafforzamento del sistema universitario italiano. Lo sviluppo economico e sociale di un paese è strettamente legato al livello d’istruzione della sua popolazione ed al livello della sua spesa per la ricerca e per l'alta formazione. L'università pubblica deve contribuire allo sviluppo scientifico, tecnologico e culturale della nazione attraverso un sistema di atenei omogeneo, di buona qualità e distribuito su tutto il territorio nazionale. Per evitare il declino dell’Università pubblica italiana, basata sullo stretto rapporto tra didattica e ricerca, occorre sostenerla con finanziamenti adeguati e con l’introduzione di forme serie di valutazione. Le strategie di valutazione devono prevedere premi (a cui corrispondono risorse aggiuntive) e disincentivi in funzione di obiettivi fissati ex ante. I finanziamenti, che devono garantire agli atenei sia la copertura dei costi fissi sia le risorse per le attività di ricerca, devono essere programmati su base pluriennale e resi disponibili in tempi certi. Inoltre, è indispensabile che le modalità di valutazione promuovano la collaborazione fra colleghi e fra atenei.
RICERCATORI
AREA 09 - Ingegneria Industriale e dell’Informazione
Stefano ACIERNO
Elezioni CUN2015
Per impedire il collasso del sistema universitario, occorre riavviare un processo di reclutamento programmato in funzione delle necessità e provvedere ad un riordino organico del ruolo della docenza che riconosca il contributo alla didattica dei ricercatori (sia a tempo determinato sia a tempo indeterminato) e che non si limiti a mere modifiche ai meccanismi di reclutamento. Bisogna, inoltre, ottenere la separazione delle risorse da destinare al reclutamento da quelle da dedicare alle progressioni di carriera, il superamento del meccanismo dei punti organico ed il riordino delle forme di reclutamento pre-ruolo. Ritengo che i rappresentanti al CUN debbano mantenere un dialogo costante e bidirezionale con la propria comunità e che, pertanto, sia necessario che il nuovo comitato d’area prosegua l’opera di comunicazione già avviata dai rappresentanti uscenti. Sono convinto che il CUN possa rafforzare il suo ruolo politico solo se sostenuto da tanti con partecipazione ampia ed attiva e perciò vi invito tutti, indipendentemente dalla preferenza che esprimerete, a recarvi a votare. Infine, desidero ringraziare sentitamente i rappresentanti d’area uscenti, ed in particolare Giuseppe Caputo, per il lavoro svolto in questi anni al servizio della nostra comunità. Vi saluto cordialmente, Stefano ACIERNO Benevento, 12 gennaio 2015
>>> segue CV >>>
RICERCATORI
AREA 09 - Ingegneria Industriale e dell’Informazione
Stefano ACIERNO
Elezioni CUN2015
Stefano ACIERNO è ricercatore Scienza e tecnologia dei materiali (settore scientifico-disciplinare ING-IND/22) presso l’Università degli Studi del Sannio di Benevento. Nato a Napoli il 29 Aprile 1975, nel 1999 si è laureato in Ingegneria Chimica presso l’Università degli Studi “Federico II”, nel 2003, presso lo stesso ateneo, ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Ingegneria Chimica discutendo la tesi “Flow-induced crystallization of thermoplastic polymers”. Dal 2006 è ricercatore presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi del Sannio. Nel periodo 2005-2006 è stato titolare di un assegno di ricerca (ambito disciplinare ING-IND/24 - Principi di Ingegneria Chimica) presso il Dipartimento di Ingegneria Chimica dell’Università degli Studi di Napoli. Nel periodo 2003-2004 è stato ricercatore post-dottorato presso la Katholieke Universiteit Leuven (Belgio). Nel 2001 (da aprile a settembre) è stato scholar researcher presso la University of Massachusetts at Amherst (USA). La sua attività di ricerca si è sviluppata principalmente nello studio delle relazioni struttura-proprietàprocesso in sistemi di interesse ingegneristico, industriale e biomedico, occupandosi, in particolare, di: cristallizzazione e cristallizzazione in flusso di polimeri termoplastici; tecniche sperimentali innovative per la caratterizzazione della risposta viscoelastica di sistemi complessi; riciclaggio di materiali polimerici; progettazione della composizione, studio della durabilità e del degrado di calcestruzzi a base di polistirolo espanso. È autore di circa venti pubblicazioni su riviste internazionali ISI e/o Scopus, nel 2007 ha fatto parte del comitato organizzatore del 4th Annual European Rheology Conference, AERC 2007. Dal 2000 ad oggi Stefano Acierno ha svolto attività didattica insegnando in diversi atenei, CdL e settori disciplinari. In particolare: presso l’Università degli Studi del Sannio ha tenuto, nel periodo 2007-2014 il corso di “Scienza e Tecnologia dei Materiali” per gli allievi del CdL in Ingegneria Civile, nel 2013/14 il corso “Chimica” per gli allievi del CdL in Ingegneria Energetica, nel 2010/11 il corso di “Scienza e tecnologia dei materiali da costruzione” per gli allievi del CdLM in Ingegneria Civile, nel periodo 2007-2009 il corso di “Materiali innovativi e durabilità dei materiali da costruzione” per gli allievi del CdLS in Ingegneria Civile; presso l’Università degli Studi di Catania nel 2004/2005, ha tenuto il corso di “Principi di Ingegneria Chimica” per gli allievi del CdLS in Ingegneria per l’Ambiente e Territorio; presso l’Università degli Studi di Napoli, negli anni dal 2004 al 2007, ha tenuto le esercitazioni dei corsi di “Termodinamica” e “Termodinamica Macroscopica” per gli allievi dei CdL in Ingegneria Chimica e CdL in Scienza ed Ingegneria dei Materiali e, nel periodo 2000-2003, ha svolto le esercitazioni del corso di “Termodinamica per Ingegneria Chimica” per gli allievi del CdL in Ingegneria Chimica. Presso l’Università degli Studi del Sannio, dal 2007 al 2011, è stato rappresentante dei ricercatori in seno al Consiglio della Facoltà di Ingegneria e dal 2013 è rappresentante elettivo del personale docente in seno al Consiglio di Amministrazione. Dal 2010 è membro del coordinamento nazionale del movimento dei ricercatori Rete29Aprile.
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