La Finanza in Fondazione Arena.
Scatta l’ispezione fiscale sui bilanci Conti al setaccio, rischio di multe in caso di irregolarità. E in tribunale il caso resta aperto Sabato 3 dicembre 2016 VERONA Non c’è pace per Fondazione Arena, alle prese stavolta con un mega ispezione tributaria. Nelle ultime ore gli uomini delle Fiamme Gialle si sono presentati in sede per controllare conti e bilanci dell’ente. Hanno ricevuto dalla Direzione dell’Agenzia delle Entrate l’incarico di svolgere una capillare attività di controllo fiscale. E quello appena intrapreso dai finanzieri non risulterà affatto un accertamento destinato a concludersi in tempi brevi, tutt’altro. In atto, si configura un’attività di controllo fiscale che per venire ultimata potrebbe anche richiedere alcune settimane. Il lavoro da fare, del resto, appare imponente e, vista la delicatezza della situazione in cui versa la Fondazione e l’importanza della partita in ballo, non ammette la minima sbavatura: da parte della Guardia di finanza, verranno passate al setaccio tutte le uscite della Fondazione Arena, iscritte in bilancio in questi ultimi anni. Verrà verificata, inoltre, la regolarità di appalti e spese. E si analizzeranno nei dettagli anche le ricevute e i giustificativi di ogni singola passività. Un controllo minuzioso, finalizzato ad accertare eventuali violazioni di ordine amministrativo a carico dell’ente. Il rischio che grava sulla Fondazione,in caso di irregolarità, è incorrere in una maxi sanzione dal Fisco. E, di questi tempi, una simile eventualità potrebbe avere l’effetto di un colpo di grazia sul già problematico stato dei bilanci che ha portato la Fondazione al commissariamento e alla richiesta di adesione alla Legge Bray. Per adesso, dietro gli accertamenti scattati nelle ultime ore in Arena non c’è alcun ordine giunto dalla procura. Si tratta infatti di controlli amministrativi, che la Finanza non sta svolgendo in veste di polizia giudiziaria. Se nel corso di questa ispezione dovessero emergere irregolarità penali, la faccenda ovviamente cambierebbe. Per ora, comunque, le verifiche sono solo agli inizi e la magistratura non risulta investita della questione. All’ex Mastino, comunque, esiste ancora un fascicolo aperto su Fondazione e Arena Extra. A maggio, sul presunto «conflitto di interessi» in cui si sarebbe trovato Francesco Girondini quando ricopriva sia la carica di sovrintendente della Fondazione Arena sia quello di amministratore unico di Arena Extra, era stata aperta un’inchiesta dal procuratore (ora in pensione) Mario Giulio Schinaia. Prima mossa della procura fu l’acquisizione della delibera dell’Anticorruzione di Raffaele Cantone (che aveva sollevato il caso) e della relativa audizione del ministro Dario Franceschini alla Camera mentre, dal canto suo, Girondini precisò che «si ritenne opportuno fardi Raffaele Cantone (che aveva sollevato
il caso) e della relativa audizione del ministro Dario Franceschini alla Camera mentre, dal canto suo, Girondini precisò che «si ritenne opportuno far coincidere l’incarico di amministratore unico di Arena Extra con quello del sovrintendente per ragioni di opportunità gestionali e a tutela dell’interesse di Fav». Si trattava, di fatto, della terza inchiesta sul tema: la prima si era già a suo tempo chiusa con un’archiviazione, mentre alla stessa conclusione è sfociata in data 19 gennaio scorso anche la seconda per mano del pm Giovanni Pietro Pascucci. Attraverso il suo legale Luca Tirapelle, però, il capogruppo in consiglio comunale del Pd Michele Bertucco ha nel frattempo deciso di presentare istanza di opposizione sollecitando «ulteriori accertamenti sui conti sia di Fondazione Arena che di Arena Extra». Nuove indagini o fascicolo nel cassetto? Fino a ieri, il caso pendeva ancora dal gip. Laura Tedesco